Le seguenti linee guida hanno lo scopo di fornire ai medici di strada e agli operatori sanitari la risposta ad alcune delle ferite più comuni inflitte dalla violenza della Polizia. Sono tratte dall’esperienza nella lotta contro un aeroporto che il Governo francese ha tentato - e non è riuscito - di costruire a Notre-Dame-des-Landes. Può essere difficile trovare informazioni attendibili su come trattare tali lesioni sulla base di esperienze della vita reale. La maggior parte degli operatori sanitari tradizionali ha poca padronanza nel trattamento degli infortuni causati dalle armi della Polizia; questa guida condivide le conoscenze acquisite dai medici nel rispondere ripetutamente a queste lesioni, nella speranza di risparmiare agli altri la difficoltà di dover imparare per tentativi ed errori. La formazione medica non qualifica per essere un medico di strada, come Do No Harm Coalition afferma con eleganza; i medici di strada traggono vantaggio dalla condivisione di informazioni su ciò che funziona e cosa no in una discussione in costante evoluzione. I segnali di pericolo elencati qui di seguito possono anche aiutare le persone ferite a comprendere quando i loro sintomi sono gravi e quando potrebbe essere necessario rivolgersi a un medico.
Queste linee guida non sono esaustive; parecchie cose non sono incluse qui. Per esempio, durante l’aprile e il maggio 2018, la Polizia utilizzò migliaia di lacrimogeni e di granate assordanti sulla ZAD ma relativamente poco spray al peperoncino. L’attenzione verte qui su protocolli ampiamente testati. Abbiamo preparato questa traduzione in solidarietà con la rivolta attuale, condividendo queste informazioni nella speranza che possano essere utili ai medici di strada negli Stati Uniti.
Ciò che segue non è una guida fai-da-te. Nella tua zona o in una grande città vicina è probabile che esista un collettivo di medici di strada: trovali! A volte, questi tengono corsi di formazione per nuovi dottori. Molte delle pratiche qui descritte richiedono una vasta conoscenza ed esperienza e possono davvero ferire qualcuno se eseguite in modo non corretto. Per favore, non mettere a repentaglio la salute degli altri adducendo di avere un’esperienza che non hai o cercando di fare qualcosa al di fuori del tuo campo di applicazione.
La foto del titolo è di Ujimaa Medics . Fondata da donne afroamericane di Chicago che formano le comunità per la prima risposta in caso di emergenze urbane.
Sebbene il modo migliore per imparare a essere un medico di strada sia dai medici di strada stessi, qui ci sono alcune fonti per ulteriori informazioni sulla storia e la pratica della medicina di strada - dal suo inizio come strumento di autodifesa durante il Movimento per i diritti civili al suo utilizzo nella recente rivolta in risposta alla morte dei neri per mano di un sistema di brutale polizia razzista.
Dai sempre la priorità alle fonti aggiornate e utilizza la pratica basata sull’evidenza.
- Una breve storia dei moderni medici di strada
- Medici di strada: mantenere i nostri movimenti salubri e al sicuro
- Dove trovare il tuo collettivo medico locale — questo collegamento non è sempre aggiornato ma offre un buon punto di partenza.
- Rosehip Medics , un collettivo medico di lunga data che offre una varietà d’informazioni sul suo sito Web — da “Salute e sicurezza durante un’insurrezione e una pandemia” a opuscoli gratuiti sulle alternative ai servizi medici di emergenza.
- Paper Revolution spiega alcuni metodi per diventare un medico di strada e offre collegamenti a informazioni pratiche più dettagliate, come la sua Guida di medicinali di strada o la Guida di medicina antisommossa.
Le origini di questi protocolli I seguenti protocolli sono stati redatti dal gruppo medico di ZAD, un team interdisciplinare di infermieri, dottori, medici di strada, erboristi, psicologi, naturopati e terapisti olistici che facevano parte di una più vasta rete di operatori sanitari coinvolti nella lotta per difendere la ZAD (Zone à Défendre, “Zona da Difendere”) a Notre-Dame-des-Landes.
Come dicono loro:
Durante gli sfratti dell’autunno 2012, alcuni operatori sanitari sono venuti a sostenere i medici sul campo. Nel corso degli anni, abbiamo lavorato insieme per preparare strategie logistiche e comunicative e per avere il necessario in caso di tentativi di sfratto o di altri interventi della Polizia. Teniamo anche incontri regolari e regolari corsi di formazione reciproci.
Non appena trasformiamo il nostro dissenso in azioni concrete, o blocchiamo il buon funzionamento dell’economia aziendale, la repressione è una rapida conseguenza. Che sia per la durata di una protesta o perché viviamo in un quartiere sbagliato o per il colore della nostra pelle, quando siamo etichettati come “indesiderabili” o “radicali,” lo Stato ci ferisce e ci uccide attraverso le sue forze dell’ordine.
In molti Paesi, consci di questi rischi, gruppi rivoluzionari e movimenti di attivisti hanno sviluppato le proprie reti di supporto medico per dimostrazioni o azioni dirette. Questa pratica differisce dai gruppi umanitari come la Croce Rossa, perché non fingiamo di essere neutrali. Assumiamo una chiara posizione politica e un ruolo attivo nel conflitto e nel sostegno che offriamo ai nostri compagni in lotta.
Durante una manifestazione, le squadre di medici di strada cercano di essere presenti sulla scena il prima possibile per essere in grado di fornire cure d’emergenza alle persone che lo richiedono e per valutare la situazione prima dell’arrivo di un’ambulanza, che a volte viene bloccata o ritardata dalla Polizia. Esiste anche una valutazione dei rischi legali connessi al ricorso alle cure di emergenza ufficiali: per esempio, il rischio di verifiche dell’identità e arresti all’interno degli ospedali nei confronti di chi è privo di documenti, chi ha un mandato in sospeso o semplicemente perché il fatto di essere ferita trasforma immediatamente una persona in un individuo sospetto.
La Polizia aggiorna regolarmente le proprie attrezzature dedicate alla repressione ricorrendo a nuove armi chimiche, elettriche e fisiche. Come medici di strada, proviamo a rispondere diffondendo tecniche di difesa sviluppate sul campo e condivise in tutto il mondo per la prevenzione, la protezione e la cura.
Per noi, la conoscenza medica va di pari passo con una riflessione politica su come la mettiamo in pratica, per evitare di riprodurre le relazioni di dominio, gestione ed espropriazione caratteristiche dell’istituzione medica. Come medici di strada, vogliamo dare priorità al consenso dei feriti e fornir loro le informazioni di cui hanno bisogno per fare scelte chiare e consapevoli.
-Estratto da una dichiarazione dei medici di strada di ZAD, 2015. (Pubblicato in versione cartacea; non disponibile online).
Protocolli non esaustivi per lesioni comuni procurate da armi della Polizia
I seguenti protocolli sono stati scritti dopo l’ ultimo sfratto della ZAD nel 2018, durante il quale i medici istituirono un sistema parallelo di cure di emergenza mentre la polizia bloccava le ambulanze con i carri armati. Tali protocolli si basavano sull’accesso a risorse, competenze e conoscenze specifiche; sono stati modificati per chiarezza e contesto. Molti di questi presuppongono la possibilità di accedere alle cure mediche e di essere trasportati in ospedale come opzione di backup. Gli Stati Uniti non hanno (per il momento) assistenza sanitaria universale. Se non hai un’assicurazione sanitaria ma hai rapporti con gli operatori sanitari della tua comunità, ti preghiamo di contattarli per avere delle risorse o cerca di lavorare con chi ti circonda per trovare altri modi per ottenere l’assistenza di cui hai bisogno.
Queste linee guida sono scritte per medici di strada qualificati e operatori sanitari perché possano rispondere alla violenza della Polizia. Non sostituiscono cure o diagnosi mediche. Si prega di non praticarli al di fuori del proprio ambito di applicazione!
I. Agenti chimici Chiamato anche gas CS, CN o CR, il gas lacrimogeno è un aerosol che agisce come irritante delle vie respiratorie. Lo spray al peperoncino è una sostanza a base di olio rosso contenente capsacina, derivata dai peperoncini, che viene spruzzato direttamente su pelle e occhi.
A. Gas lacrimogeno
i. A basse concentrazioni
—Sintomi: irritazione e ustione di pelle e occhi —Trattamento: sciacquare il più possibile, con la pressione dell’acqua o sfregando delicatamente.
- Occhi: risciacquare con soluzione salina (acqua + sale, 9 grammi per litro). Non ha bisogno di essere sterilizzato.
- Pelle: mescolare 90% di acqua e 10% di Maalox, o l’acqua con il 4% di bicarbonato di sodio. Nel caso non si abbia accesso a essi, per i lacrimogeni si potrà utilizzare acqua normale.
—I lacrimogeni possono causare difficoltà respiratorie o provocare attacchi di asma. Per gli asmatici, somministrare albuterolo o anche prednisone per via orale (da un medico esperto) se non riescono a respirare. Evitare i lacrimogeni per diversi giorni dopo.
ii. Ad alte concentrazioni o con frequente esposizione ripetuta —Può provocare invalidità o altri sintomi neurologici: nausea, vomito, mal di testa intenso, confusione. In presenza di uno di questi sintomi:
- Escludere una commozione cerebrale!
- Scoprire com’è stata provocata la lesione. Cos’è successo? Gas? Esplosione di una granata? Colpo alla testa? Caduta? Chiedere al ferito e ai testimoni.
- Hanno perso conoscenza o ricordano tutto?
—Per il dolore: ibuprofene —Per nausea e vomito moderati: farmaci antiemetici per via orale o supposta come il metoclopramide (l’ondansetron e la prometazina sono più ampiamente disponibili negli Stati Uniti). Anche cicche allo zenzero e menta o le tisane alla camomilla aiutano.
—Per vomito grave e incapacità di mantenere liquidi o farmaci nello stomaco (rischio di disidratazione): rivolgersi a un ospedale per una flebo e per tenere sotto osservazione.
—Per confusione intense: niente per via orale. Collocare il ferito nella posizione di sicurezza e chiamare un’ambulanza.
Per prevenire le ustioni, assicurarsi che le persone sappiano come usare guanti di pelle spessa o resistenti al calore (come quelli da barbecue) prima di raccogliere o toccare i bossoli di lacrimogeno.
II. Granate stordenti e altri dispositivi esplosivi
## A. Lesioni da esplosivo
Le lesioni da esplosivo danneggiano soprattutto le orecchie.
i. Perforazione del timpano
—Secondo la nostra esperienza, si verifica di rado. Non è un’emergenza.
—Sintomi: dolore, sanguinamento dall’orecchio, riduzione temporanea dell’udito.
—Trattamento: esaminare l’orecchio con un otoscopio, preferibilmente entro 24 ore. Un timpano perforato guarisce da solo in due settimane.
—Se è possibile un controllo medico, un ciclo di otto giorni di gocce antibiotiche (ofloxacina) può essere utilizzato preventivamente per evitare l’infezione dell’orecchio medio e dell’area adiacente (dietro il timpano). In caso di anomalie persistenti, è consigliabile il follow-up con assistenza primaria nell’arco di 10-15 giorni per un’otoscopia e la consulenza di uno specialista ORL.
ii. Trauma da esplosione all’orecchio interno
— Secondo la nostra esperienza, accade spesso.
—Sintomi: dolore, ronzio nelle orecchie (acufene), perdita dell’udito, vertigini o capogiri.
— Il ronzio nelle orecchie non proviene dal timpano, ma dall’orecchio interno! La perdita dell’udito è il riferimento per il trattamento (non l’acufene).
—Semplice test dell’udito: strofinare il pollice contro le altre dita vicino all’orecchio della persona. Chiedere se riesce a sentire e fare la stessa cosa dall’altra parte.
—Trattamento: se la perdita dell’udito persiste per 24 ore dopo l’esplosione, fissare un appuntamento con uno specialista ORL (orecchio, naso e gola) il prima possibile. Per evitare, o almeno limitare, un danno permanente all’udito (derivante dalla morte cellulare nell’orecchio interno), può essere indicato uno steroide: il prednisolone nell’orecchio (0,5 mg a 1 mg / kg / giorno per 2-3 giorni) è il farmaco più comune.
iii. Trauma da esplosione ai polmoni
—Secondo la nostra esperienza, si verifica di rado.
—Sintomi: difficoltà a respirare nei giorni successivi all’impatto.
—Trattamento: emergenza. L’edema polmonare richiede il ricovero in ospedale. Le embolie gassose causate da traumi da esplosione ai polmoni possono causare convulsioni, ictus e / o danni permanenti al cervello quando le bolle d’aria passano dai polmoni al sangue ed entrano nel cervello.
iv. Trauma da esplosione all’intestino
—Secondo la nostra esperienza, si verifica di rado.
—Sintomi: dolore addominale, sangue nelle feci (ematochezia) nei giorni successivi all’impatto possono indicare una perforazione intestinale. Febbre e distensione addominale (pancia dura) possono indicare una peritonite.
—Trattamento: sono entrambi emergenze mediche e richiedono il ricovero ospedaliero!
v. Ricorda!
—Proteggere la persona da altro rumore.
—Non esitare a contattare gli operatori per servizi medici di emergenza in caso d’impatto sulla funzione cognitiva o di danni agli organi.
—È consigliata una consulenza specialistica per traumi da esplosione all’orecchio entro 24-48 ore.
—Osservare le persone con lesioni da esplosione per diversi giorni. I sintomi che indicano complicanze possono manifestarsi in seguito, sotto forma di mutamenti nell’udito, nella respirazione e nelle funzioni addominali.
B. Trauma da schegge Secondo la nostra esperienza, le lesioni da schegge si verificano di frequente. Le schegge sono spesso di plastica; a volte di metallo. All’impatto con il terreno, le granate stordenti possono sollevare sporco e asfalto imsieme alle schegge; ciò aumenta il rischio d’infezione. A volte, i fori d’entrata possono essere piccoli, se non minuscoli. A volte sono grandi e visibili. I traumi da schegge sono gravi, anche se possono non sembrare un grosso problema. L’esame, l’osservazione e il follow-up sono fondamentali.
Non avvicinare MAI o raccogliere un bossolo che non sta ancora emettendo fumo. Potrebbe trattarsi di una granata stordente in grado di farti saltare la mano (ciò è accaduto sia nella ZAD sia nel corso delle proteste dei Gilet Gialli).
Esaminare e valutare l’ampiezza e la profondità della ferita prima di affrettarsi a fasciarla!
Trattamento per zona di lesione:
i. Torace, addome, viso Emergenza: potenziale rischio per la vita. Consultare un medico esperto. Evacuare il sito e valutare i danni al sistema respiratorio / neurologico / cardiovascolare e il grado di sanguinamento.
ii. Estremità Controllare:
— Articolazioni danneggiate.
— Danni ai nervi. Il danno ai nervi richiede un ricovero immediato! Controllare il polso, il movimento e la sensibilità sopra e sotto la ferita; mettere a confronto le estremità per avere un punto di riferimento. Capire se vi sono paralisi, debolezza o difficoltà nella gamma dei movimenti. Intorpidimento, formicolio o pizzicore indicano lesioni ai nervi.
—Tendini danneggiati:
- Soprattutto in mani e piedi
- Si verifica di frequente nel caso di ferite sul dorso della mano (il lato con le unghie).
- Sintomi / Segni: lesioni visibili del tendine nella parte inferiore di una ferita o sospetto di una lesione del tendine in base all’anatomia.
- Una normale gamma di movimenti non significa che non vi siano danni ai tendini.
- Trattamento: consultare un medico esperto se si sospetta una lesione al tendine. Potrebbe essere necessario un intervento chirurgico entro 24 ore per evitare il rischio di rottura.
Togliere le schegge in base alla grandezza. Tutti i pezzi di grandi dimensioni devono essere rimossi.
i. Grande corpo estraneo in una ferita grande
—Accade di rado
—Trattamento: consultare un medico esperto in grado di indirizzare il paziente in ospedale o rimuovere il corpo estraneo e chiudere la pelle, sfruttando conoscenze avanzate di anatomia e controllando il rischio di infezione con cure di follow-up e profilassi antibiotica.
ii. Piccola ferita da perforazione che sembra benigna ma di cui non si conosce la profondità
—Accade di frequente.
—Trattamento: pulizia, bendaggio e follow-up. Se ci sono parecchi pezzi di oggetti estranei ovviamente poco in profondità (come un’eruzione cutanea), un impacco al miele può farli uscire senza ricorrere alla rimozione fisica. Monitorare attentamente l’infezione.
Trattamento localizzato: - La maggior parte delle volte, la compressione diretta fa smettere il sanguinamento. - Ogni ferita aperta richiede un’igiene di base! Il medico deve lavarsi le mani con acqua e sapone e indossare guanti chirurgici monouso. - Strofinare il prima possibile con sapone Betadine (quello rosso): alcune ferite da perforazione dovute a schegge non sono immediatamente visibili.
Pulizia e asciugatura:
—Lavare la ferita con acqua e sapone prima di fare qualsiasi cosa (o con soluzione salina sterile se acqua e sapone non sono disponibili).
—Utilizzare poi del perossido d’idrogeno, che ha il vantaggio di formare della schiuma e, talvolta, può far fuoriuscire piccoli frammenti di schegge.
—Se il corpo estraneo è piccolo o difficile da vedere, usa una pinzetta sterile ma non strappare perché la situazione potrebbe peggiorare! Non è un grosso problema se rimane ma, di solito, conviene provare a rimuoverlo. Il corpo rifiuterà i piccoli pezzi in modo naturale, come una scheggia, o creerà un cuscinetto attorno a loro. Il danno è fatto quando il frammento entra nel corpo; il rischio aggiuntivo è l’infezione.
- Usare una pinzetta medica sterile. Quelle normali (per la rimozione dei peli) sono troppo grandi e lacerano la carne.
- Un magnete può aiutare a rimuovere le schegge di metallo. Tirare indietro la scheggia attraverso il foro di entrata, altrimenti si potrebbe creare una nuova ferita!
- Se è troppo doloroso, usare l’anestesia locale come lo spray alla lidocaina alla base della ferita.
Disinfettare con antisettici:
—Ricorda: gettare la bottiglia di antisettico se è aperta da oltre un mese. Segnare la data di apertura sulla confezione. Usare preferibilmente le bottiglie più piccole per evitare che scadano.
—Betadine giallo, iodopovidone (utilizzare prima il Betadine rosso se è impossibile lavare con acqua e sapone). Esiste anche in flaconi monodose. Le allergie allo iodio non valgono per il Betadine.
—Si può usare la Clorexidina, come la Dosiseptine monouso, ma non il Biseptine (a base alcolica) perché pizzica.
—L’ipoclorito di sodio diluito (soluzione di Dakin) funziona bene ma non è pratico perché deve essere diluito al 50% in acqua sterile. L’alcol è efficace ma brucia molto.
—Per ferite da perforazione: disinfettare la superficie e l’interno. Utilizzare una siringa antisettica senza ago. Inserire l’estremità della siringa all’interno della ferita prima di iniettare. In questo caso, non usare perossido d’idrogeno.
Bendaggio:
—Ferita accessibile con sanguinamento controllato: bendaggio asciutto, garze, bendaggio elastico.
—Ferite che trasudano sangue o pus: prendere in considerazione un pad assorbente come una garza emostatica, seguito da una compressione e da una benda sulla parte superiore.
—Sanguinamento moderato o ferita non accessibile: utilizzare miele grezzo (non del tipo di sciroppo di mais), Bacitracina o tullegras (una garza grassa sterile alla paraffina), quindi comprimere e fasciare.
Cambiare la medicazione:
—Ogni 24 ore all’inizio (in base alla gravità), quindi ogni 48.
—Sciacquare con soluzione salina. Non riapplicare l’antisettico, poiché ciò potrebbe ritardare la guarigione.
—Prevenire le infezioni secondarie. Queste si verificano di frequente con ferite da schegge! I sintomi di un’infezione includono arrossamento, infiammazione, pus e secrezioni o febbre. Consultare un medico esperto e assumere antibiotici locali o orali per 48 ore dopo l’infortunio.
—Gli ascessi possono richiedere esami radiografici, ecografici o chirurgici a seconda della ferita.
Per quanto riguarda i feriti: se si manifestano febbre, brividi, rigidità, arrossamento, umidità intorno alla ferita, macchie rosse o striature sulla pelle o un deficit neurologico o motorio, rivolgersi a un medico o andare subito in un pronto soccorso.
Asportazione in caso di ferite da schegge:
Non andare troppo in profondità per estrarre i pezzi piccoli.
Valutare immediatamente eventuali lesioni ai nervi o ai tendini.
Monitorare per diversi giorni sintomi d’infezione secondaria.
III. Lesioni da proiettili di gomma
Le lesioni da proiettili di gomma lasciano spesso un grosso livido. Controllare che non vi siano altre lesioni! Nel caso in cui si sospetti un trauma che potrebbe richiedere un intervento chirurgico, non somministrare nulla per via orale. Non bere, non mangiare, non fumare.
A. Per posizione
i. Grandi lividi alle estremità
—Valutare la condizione neurovascolare: polso, movimento, sensibilità e colore. In caso di anomalia, il ricovero è urgente.
—Palpare le ossa per localizzare dolore e crepitio. Controllare ogni articolazione per valutare la gamma dei movimenti. Se non si riesce a escludere una frattura, fare una radiografia entro 24 ore. Una sospetta frattura scomposta (accorciamento, ecc.) richiede immediatamente una radiografia.
— L’impatto di proiettili di gomma su muscoli e tendini non è un’emergenza.
—Curare tutti i lividi o gli ematomi con tintura o gel di Arnica (Arnica montana) o tintura di Pratolina comune (Bellis perennis). Applicare per via topica il prima possibile (tintura reale, non omeopatica).
—Se si prevede un ricovero in ospedale, attendere prima di applicare un trattamento topico: potrebbe mascherare la gravità della situazione.
—La cosa più importante da fare è immobilizzare la lesione.
ii. Impatto facciale
—Rivolgersi a un medico esperto.
—Palpare le ossa facciali alla ricerca di dolore acuto e crepitio indice di una frattura: orbite, naso, processo zigomatico, mandibola, mento, articolazione dentale (chiusura e allineamento). Esaminare ogni dente.
—In caso di denti rotti, in movimento, fuori sede o doloranti, rivolgersi immediatamente a un dentista. Conservare il dente nel latte, in soluzione salina o nella saliva. L’ideale sarebbe che la persona ferita lo conservasse in bocca, facendo attenzione a non ingoiarlo.
Semplice valutazione facciale di tipo neurologico:
- Confrontare gli stimoli su entrambi i lati di fronte, guance e mento.
- Movimento: sorriso simmetrico, occhi simmetrici quando ben chiusi, movimento degli occhi (in entrambe le direzioni, in verticale, in orizzontale, in diagonale, inversione e avversione), pupille uguali, rotonde, reattive alla luce e in accomodazione.
iii. Impatto visivo
—Ricovero immediato.
—Niente per via orale: niente cibo, niente bevande, niente fumo.
—Sciacquare l’area con soluzione salina sterile.
—Far sdraiare la persona e coprire entrambi gli occhi con impacchi sterili.
iv. Impatto sul naso
—Probabile frattura.
—Fare una radiografia.
—L’epistassi è una fuoriuscita di sangue dal naso; può diventare un’emorragia importante.
- Pizzicare il ponte del naso tra due dita, tenendo il collo piegato in avanti.
- I medici esperti possono tappare le narici con una garza.
- Nel caso di perdite imponenti di sangue, chiamare un’ambulanza.
v. Impatto al torace
—Il dolore può indicare una costola rotta o una lesione polmonare. Consultare un medico esperto.
—Frattura costale: individuare il dolore durante la palpazione lungo la linea dello sterno.
- Dolore durante l’inalazione profonda.
- Nessun disturbo respiratorio o tosse.
- Nel caso di frattura semplice, trattare con riposo, antidolorifici per garantire la respirazione profonda ed evitare un’eventuale polmonite, e con Consolida maggiore topica (Symphytum officinale) 2 o 3 volte al giorno.
—Pneumotoracica: dolore e tosse, a volte accompagnata da sputi con sangue.
- Radiografia entro 24 ore o immediatamente in caso di difficoltà respiratorie.
- Monitorare la frequenza respiratoria. È normale se è pari a 15-20 respiri al minuto.
VI. Impatto addominale
—Consultare un medico esperto.
—Controllare:
- Dolore al fegato (quadrante superiore destro) e alla milza (quadrante superiore sinistro): i segni di emorragia interna indicano un pericolo. Fare rapidamente un’ecografia.
- Sangue nelle feci, dolore addominale, area dello stomaco dura o febbre, sospetto di peritonite: ricovero immediato.
vii. Impatto sia addominale sia toracico
—Controllare i segni di emorragia interna (shock) come pallore, debolezza, diaforesi (sudorazione), tachicardia con pressione sanguigna normale.
—Segni tardivi comprendono pressione sanguigna bassa, stato mentale alterato, perdita di coscienza.
—Tenere sotto osservazione per diverse ore!
viii. Impatto lombare
—Cercare il sangue nelle urine. L’ideale sarebbe fare un’analisi delle urine per verificare la presenza di danni ai reni.
ix. Impatto testicolare
—In caso di lividi o dolore eccessivo, fare un’ecografia di emergenza.