Cos’è la cultura della sicurezza?

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La cultura della sicurezza è un set di abitudini condivide da una comunità di cui i membri potrebbero essere presi di mira dal governo, ed è pensata pr minimizzare i rischi. Quindi, la cultura della sicurezza è la pratica di stabilire un insieme di aspettative condivise per ridurre al minimo i rischi.

Avere una solida cultura della sicurezza salva lo sforzo di dover lavorare su misure di sicurezza ogni volta da zero, e può aiutare a compensare la paranoia e il panico in situazioni stressanti - e può tenerti fuori dalla prigione. La differenza tra protocollo e cultura è che la cultura diventa inconscia, istintiva e quindi semplice e agevole. Una volta che il comportamento più sicuro possibile diventa abituale per chiunque nel cerchio in cui sei, puoi spendere meno tempo e meno energia a rimarcarne il bisogno, o risparmiarti la sofferenza delle conseguenze di non averla affatto (o preoccuparti di quanto siete a rischio), poiché sarete già consapevoli di star già facendo tutto il possibile per rimanere vigili.

Se hai l’abitudine di non dare nessuna informazione sensibile su te stessə, puoi anche collaborare con sconosciutə senza tormentarti con il dubbio che possano essere informatorə. Se tuttə sanno di cosa non parlare al telefono, i tuoi nemici possono ascoltare quanto vogliono, a questo non li porterà da nessuna parte.

IL PRINCIPIO CENTRALE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, UN PUNTO CHE NON VERRÀ MAI ENFATIZZATO ABBASTANZA, È CHE LE PEERSONE NON DOVREBBERO MAI ESSERE INFORMATE SU INFORMAZIONI SENSIBILI CHE NON HANNO BISOGNO DI SAPERE.

Più alto è il numero delle persone che sanno qualcosa che metta individui o gruppi a rischio (l’identità di una persona che ha commesso un atto illegale, il luogo di un incontro privato, o il piano di un’attività futura) più alte sono le probabilità che queste informazioni finiscano nelle mani sbagliate.

Condividere un’informazione del genere con persone che non necessitano di saprla crea loro un danno allo stesso modo di chi viene messo in pericolo condividendo l’informazione: le mette nella scomoda situazione di poter rovinare la vita a qualcun*altrə con un singolo passo falso. Se verranno interrogate, per esempio, queste persone avranno qualcosa da nascondere anziché affermare onestamente la loro ignoranza a riguardo.

NON CHIEDERE, NON PARLARE

Non chiedere ad altrə di condividere informazioni confidenziali che non hai bisogno di sapere. Non vantarti di azioni illegali che tu o altrə avete fatto, non menzionare cose che accadranno o che potrebbero potenzialmente accadere, e non parlare di persone interessate ad essere coinvolte in attività simili.

Sii vigile e attentə quando parli, non lasciare spazio ad allusioni e fraintendimenti.

PUOI DIRE NO IN QUALUNQUE MOMENTO, A CHIUNQUE, SU QUALSIASI COSA

Non rispondere a nessuna domanda a cui non vuoi rispondere - e non solo con gli agenti di polizia, ma anche con altrə attivistə o amicə strettə: se non ti senti al sicuro nel condividere qualcosa, NON FARLO. Questo significa anche iniziare a sentirsi a proprio agio con altrə nel caso in cui vogliano rispondere alle tue domande: se c’è una conversazione che vogliono tenere per sé stessə, o ti chiedono di non far parte di un incontro o di un progetto, non dovresti prenderla sul personale. È per il bene di tuttə, e sono liberə di farlo. Allo stesso modo, non partecipare a nessun progetto in cui non ti senti a tuo agio o a collaborare con chiunque tu non ti senta sicurə. Se qualcosa dovesse andare male e vai nei guai, non vorresti essere nella situazione di avere rimpianti. Sei responsabile di non lasciare che nessunə ti coinvolga in rischi per i quali non sei prontə.

NON TRASFORMARE MAI AMICə IN NEMICə

Se vieni catturatə, non dare mai nessuna informazione che potrebbe mettere qualcun*altrə in pericolo. Alcune persone raccomandano un esplicito giuramento di sangue condiviso tra tutte le persone facenti parte di un gruppo di azione diretta: nel peggiore dei casi, quando la pressione potrebbe rendere difficile tra scegliere di arrendersi e dare alcuni apparenti inutili dettagli (svendendosi completamente), tuttə dovrebbero essere perfettamente coscienti di quali sono stati gli impegni condivisi l’unə con l’altrə.

NON RENDERE FACILE AI TUOI NEMICI CAPIRE COSA STAI PER FARE

Non essere troppo prevedibile nella prassi che adotti o negli obiettivi che scegli, o gli orari e i luoghi in cui tu e il tuo gruppo vi incontrate per discutere.

Non siate troppo visibili nell’aspetto pubblico della lotta in cui concentrate le vostre azioni dirette: mantieni il tuo nome fuori dalle mailing list, fuori dai giornali e dai social network, magari anche evitando di associarti con organizzazioni pubbliche e/o campagne mediatiche. Se sei coinvoltə seriamente in attività clandestine con alcunə compagnə, sarebbe meglio limitare le tue interazioni con il pubblico. Le forze dell’ordine possono avere facilmente accesso ai registri di chiamate, di messaggi e di numeri telefonici, e usare queste informazioni per stabilire connessioni tra individui. Lo stesso vale per le tue email, i libri che compri online, e specialmente social network.

Non lasciare nessuna taccia: le transazioni della tua carta di credito e le chiamate effettuate dal tuo numero telefonico lasciano sempre una traccia dei tuoi movimenti, acquisti e contatti.

Pensa ad una storia di copertura supportata da fatti verificabili, se dovesse servirti. Sii cautə riguardo a cosa la tua spazzatura può rivelare su di te. Tieni traccia di ogni documento scritto e fotocopia incriminante e distruggile appena non ti servono più. Tanto per cominciare, meno ne hai e meglio è. Abituati ad usare la tua memoria. Assicurati che non ci siano “fantasmi” di scrittura come impronte sulle superfici su cui hai scritto, che si tratti di scrivanie di legno o di blocchi di carta. Sii anche consapevole che ogni utilizzo del computer lascia delle traccie.

NON PARLARE MAI IN PUBBLICO DI NESSUNA IDEA DI AZIONE DIRETTA CHE PENSI DI VOLER PROVARE IN FUTURO

Prima di proporre un’idea aspetta di formare un gruppo i persone che ti aspetti siano interessate a parteciparvi. Non proporre la tua idea finché pensi sia arrivato il momento giusto per provare ad attuarla. Invita solo coloro di cui sei abbastanza certə si uniranno - ogni persona che inviti e che non parteciperà è un rischio per la vostra sicurezza, e questo può essere doppiamente problematico se questa prsona considererà la tua idea come ridicola o moralmente sbagliata. Invita solo le persone che sono in grado di mantenere segreti - questo è un punto essenziale a prescinere se decideranno o meno di partecipare.

SVILUPPA UN LINGUAGGIO ABBREVIATO PER COMUNICARE CON COMPAGNə IN PUBBLICO

È importante lavorare su un metodo di comunicazione “segreto” con compagnə fidatə riguardo agli argomenti che necessitano un certo livello di sicurezza nelle situazioni pubbliche, come gli incontri chiamati per discutere di possibili azioni dirette. Imparare ad analizzare e comunicare con un’altra persona e capirla al volo senza che altre persone siano in grado di capire che lo state facendo ti risparmierà il mal di testa causato dal cercare di indovinare cosa vi state dicendo su una situazione o su un individuo, e ti aiuterà ad evitare di comportarti in modo strano quando non potrai prenderlə in disparte per confrontarvi nel bel mezzo di situazioni scomode. Una volta che hai convocato un gruppo più grande per proporre un piano di azione, tu e le altre persone dovreste essere chiare l’unə con l’altrə riguardo alle vostre aspettative ed intenzioni, disponibilità a correre rischi, livelli di impegno ed opinioni, in modo da evitare inutili ambiguità. Se non hai mai partecipato ad un incontro di organizzazione di un’azione diretta, sarai sorpresə nel vedere come possano diventare complicate le cose, anche quando si arriva preparatə.

SVILUPPA METODI PER STABILIRE UN LIVELLO DI SICUREZZA DI UN GRUPPO O DI UNA SITUAZIONE

Una veloce procedura che puoi avviare all’inizio di un incontro che coinvolga molte persone è quella del “garantisco per”: ogni volta che qualcunə di nuovə si presenta, tutte le persone che possono garantire per questa persona alzano la loro mano. Garantisci solo per coloro che conosci e di cui ti fidi. Fortunatamente, ogni persona è connessa ad altre da qualche anello della catena; in ogni caso, almeno tuttə sanno come stanno le cose. Unə*attivista che capisce l’importanza di una buona sicurezza non si sentirà offesə quando verrà invitatə a lasciare l’incontro nel caso in cui nessunə garantisca per ləi.

IL LUOGO DI INCONTRO È UN FATTORE IMPORTANTE

Non si vuole un posto che possa essere monitorato (niente residenze private), non si vuole un luogo in cui voi possiate essere vistə tuttə assieme (il parco di fronte al luogo delle azioni del giorno dopo è una pessima idea), non si vuole un posto in cui puoi essere vistə entrare ed uscire o in cui qualcunə potrebbe entrare inaspettatamente. Chiudere la porta a chiave una volta che l’incontro inizia, e fare attenzione a qualsiasi cosa sospetta1. Piccoli gruppi possono conversare durante una camminata; gruppi più grandi possono incontrarsi in luoghi esterni più tranquilli (organizzando escursioni o campeggi) o in stanze private in edifici pubblici, come una libreria o una classe vuota. La migliore delle ipotesi sarebbe la seguente: anche se non ha idea che tu sia coinvoltə in un’azione diretta, conosci la persona che gestisce il caffè dall’altra parte della città, e non le dispiace lasciarti la stanza sul retro un pomeriggio per una festa privata, senza fare domande.

SII CONSAPEVOLE DELL’AFFIDABILITÀ DELLE PERSONE INTORNO A TE, SPECIALMENTE CON QUELLE CON CUI DEVI/DOVRAI COLLABORARE IN ATTIVITÀ “SOTTERRANEE”

Tieni a mente da quanto tempo conosci le persone che vuoi coinvolgere, se e quanto può essere tracciato il loro coinvolgimento nel tuo gruppo e la loro vita al di fuori di essa, e altre esperienze che hanno vissuto.

Le persone con cui sei cresciutə, se le hai ancora nella tua vita, potrebbero essere lə migliorə compagnə per un’azione diretta, dato che conosci i loro punti di forza e le loro debolezze, e il modo in cui gestiscono la pressione. In più sai perfettamente che sono chi dicono di essere. Assicurati di affidare la tua sicurezza e la sicurezza dei tuoi progetti a persone con cui condividi le stesse priorità e gli stessi obiettivi. A lungo termine, sforzatevi di costruire una comunità fatta di persone con relazioni di lunga durata e con esperienze nell’agire insieme, legando anche con altre comunità di questo tipo.

NON DISTRARTI PREOCCUPANDOTI TROPPO DI PENSARE SE LE PERSONE NEL TUO GRUPPO SIANO INFILTRATE O NO; SE LE VOSTRE MISURE DI SICUREZZA SONO EFFICIENTI, NON DOVRESTI NEMMENO PREOCCUPARTENE

Non sprecare le tue energie diventando paranoicə e asociale sospettando di chiunque incontri. Se tieni tutte le informazioni sensibili all’interno del cerchio delle persone che ti interessano, starai bene. Collabora solamente con persone affidabili che hanno storie e background che puoi verificare, e non dare mai nessuna informazione riguardo alle tue attività private, così che agenti e informatori della polizia avranno meno potere per raccogliere informazioni da usare contro di te. Una buona cultura della sicurezza dovrebbe rendere praticamente irrilevante la presenza di questa immondizia nella tua comunità.

La cosa importante non è se una persona è coinvolta o meno con gli sbirri, ma se questo costituisce o no un rischio per la vostra sicurezza; se questa persona è considerata non sicura (con doppio significato), non le dovrebbe mai essere permesso di finire in una situazione in cui la sicurezza di qualcunə dipenda da lei.

IMPARA E RISPETTA LLE ASPETTATIVE DI SICUREZZA DI OGNI PERSONA CON CUI INTERAGISCI, E RISPETTA LE DIFFERENZE DI STILI

Per collaborare con le altre persone, devi essere sicurə che si sentano a casa con te. Anche se non stai collaborando con loro, non vuoi farle sentire a disagio o ignorare un pericolo che loro percepiscono meglio di te. Quando arriva il momento di pianificare un’azione, non rispettare la cultura della sicurezza accettata in una data comunità può distruggere non solo la possibilità di collaborare con le altre persone per un progetto, ma anche la possibilità che il progetto si realizzi. Per esempio, se si fa emergere un’idea che altrə stavano cercando di progettare in un ambiente che ritengono poco sicuro, potrebbero essere costrettə ad abbandonare il piano, dato che potrebbe essere ora associato a loro. Chiedete alle persone di delineare per voi le specifiche esigenze di sicurezza prima ancora di affrontare l’argomento dell’azione diretta.

LASCIA CHE LE ALTRE PERSONE SAPPIANO ESATTAMENTE QUALI SIANO LE TUE ASPETTATIVE QUANDO SI PARLA DI SICUREZZA

Devi fare in modo che sia facile per le altre persone rispettare le tue aspettative. All’inizio di qualsiasi relazione in cui la tua vita politica può diventare un problema, sottolinea il fatto che ci sono dettagli su di te e sulle tue attività che devi tenere per te stessə. Questo può salvarti da molti eventi drammatici; l’ultima cosa di cui hai bisogno a seguito di un’attività segreta andata a male è di finire a litigare con lə tuə partner: “Ma se ti fidavi di me, avresti potuto dirmelo! Come posso sapere che non sei là fuori con…!”

Non è una questione di fiducia. Informazioni sensibili non sono un premio da guadagnarsi o meritarsi.

CERCA ALTRE PERSONE

Rendi esplicito a chi è intorno a te a che rischi potresti esporlə con la tua presenza2 o con le azioni che hai pianificato nel limite del possibile, senza violare altri precetti della cultura della sicurezza. Fai sapere loro, nella misura in cui sei in grado di farlo, quali rischi corri te stessə: ad esempio, se puoi permetterti di essere arrestatə (se ci sono mandati di cattura in sospeso per te, se sei unə immigratə senza documenti, ecc.) e quali sono le tue responsabilità. Non mettere in pericolo altrə con le tue decisioni, soprattutto se non sei in grado di dare sostegno concreto nel caso in cui in qualche modo venissero arrestatə o accusatə a causa del tuo comportamento.

Se qualcunə posiziona uno striscione in un’area adiacente ad un incendio che hai appiccato, la polizia potrebbe accusare questa persone anche se le accuse non attaccano, e non vuoi mettere questa persona a rischio o bloccare accidentalmente la sua via di fuga. Se si improvvisa una distruzione di proprietà privata, assicurati che le altre persone non siano in mezzo alla confusione quando arriva la polizia. Qualunque siano i progetti a rischio che intraprendete, assicuratevi di essere prontə ad affrontarli in modo intelligente, in modo che nessun*altrə debba correre rischi inaspettati per aiutarvi quando commettete degli errori.

LA CULTURA DELLA SICUREZZA È UNA FORMA DI GALATEO, UN MODO PER EVITARE INUTILI FRAINTENDIMENTI E POTENZIALI PERICOLOSI CONFLITTI

Le preoccupazioni relative alla sicurezza non dovrebbero mai essere una scusa per far sentire le altre persone inferiori o escluse, anche se ci vuole un po’ di finezza per evitarlo, così come nessunə dovrebbe sentire di avere il “diritto” di essere coinvoltə in ciò che le altre persone preferiscono tenere per sé stesse. Coloro che violano la cultura della sicurezza della loro comunità non dovrebbero essere rimproveratə troppo duramente la prima volta. Non si tratta di essere alla moda per potersi unire ad un gruppo, ma di stabilire delle esigenze del gruppo ed aiutare con compassione le persone in modo che ne capiscano l’importanza; inoltre, le persone sono meno propense ad accettare critiche costruttive quando vengono spinte sulla difensiva. Ciò nonostante, a queste persone andrebbe sempre detto immediatamente come stanno mettendo lə altrə a rischio, e quali saranno le conseguenze se continueranno a farlo. Coloro che non riescono ad aggiustare il tiro andrebbero esclusə con tatto, ma in modo efficace, da tutte le situazioni delicate.

LA CULTURA DELLA SICUREZZA NON È UNA PARANOIA ISTITUZIONALIZZATA, MA UN MODO DI EVITARE MALSANE PARANOIE MINIMIZZANDO I RISCHI PRIMA DEL TEMPO

È più controproducente spendere energie a preoccuparsi di quanto tu sia sotto sorveglianza che spenderle per diminuire il pericolo che questa rappresenta, così com’è debilitante essere costantemente in dubbio sulle proprie precauzioni e dubitare dell’autenticità di potenziali compagnə. Una buona cultura della sicurezza dovrebbe far sentire tuttə molto più rilassatə e confidenti, non meno. Allo stesso tempo, è altrettanto improduttivo accusare coloro che si attengono a misure di sicurezza più severe delle tue di essere paranoicə. Ricorda, lo stato ci sta cercando.

NON LASCIARE CHE UNA DIFFIDENZA VENGA USATA CONTRO DI TE

Se lə nemicə non possono imparare i tuoi segreti, cercheranno di mettervi l’unə contro l’altrə. Agenti sottocopertura possono far girare voci, lanciare accuse o creare dissenso, sfiducia e risentimento nel gruppo o tra gruppi. Potrebbero falsificare lettere o prendere simili misure per incastrare lə attivistə. I media mainstream potrebbero partecipare a ciò, riportando la notizia di un informatore in un gruppo quando invece non c’è, o travisando volutamente le politiche o la storia di un individuo/gruppo al fine di alienare potenziali alleatə, o sottolineare più e più volte la presenza di un conflitto tra due rami di un movimento, fino a quando non finiranno per diffidarsi veramente l’uno dell’altro. Di nuovo, un’astuta cultura della sicurezza che promuove un alto livello di fiducia e confidenza rende queste provocazioni quasi impossibili da attuare; quando arriva il momento di discutere di diversità tattica e organizzativa, ricorda l’importanza della solidarietà e della diversità di tattiche, e fidati di cosa fanno lə altrə compagnə, anche se i media consigliano il contrario.

Non accettare una voce di corridoio come un fatto: vai alla sorgente dell’informazione per avere conferme di volta in volta, e sii diplomaticə.

NON LASCIARTI INTIMIDIRE DAL BLUFF

L’attenzione e la sorveglianza della polizia non è necessariamente indicatore che sappiano qualcosa di specifico sulle tue attività, spesso significa che non ne hanno idea e stanno cercando di terrorizzarti. Sviluppa un istinto per capire quando la tua copertura è effettivamente saltata e quando invece lə tuə nemicə stanno solo cercando di stressarti per farti fare il lavoro per loro.

SII SEMPRE PREPATATə PER LA POSSIBILITÀ CHE TU SIA SOTTO OSSERVAZIONE, MA NON CONFONDERE L’ATTRARRE LA SORVEGLIANZA SU DI TE CON L’ESSERE EFFICIENTE

Anche se tutto ciò che stai facendo è perfettamente legale, potresti ricevere attenzione o tormenti da agenzie di intelligence se pensano che tu possa creare un inconveniente ai loro padroni. Per alcuni aspetti, questa è la migliore delle cose: più devono monitorare, più energie sprecano, e più è difficile per loro individuare e neutralizzare le persone sovversive. Allo stesso tempo, non farti prendere dall’eccitazione di essere sotto sorveglianza e comincia a pensare che più le autorità ti prestano attenzione, più devi essere pericolosə per loro. Non sono poi così intelligenti, tendono a preocuparsi delle organizzazioni resistenti i cui approcci assomigliano maggiormente ai loro, approfittane. Le tattiche migliori sono quelle che raggiungono la gente, che arrivano a un punto ed esercitano una leva, cercando i restare più lontano possibile dai radar dei potenti, a meno che non sia troppo tardi. Idealmente parlando, le tue attività dovrebbero essere ben note a tuttə, tranne che alle autorità.

LA CULTURA DELLA SICUREZZA IMPLICA UN CODICE DI SILENZIO, MA NON UN’ASSENZA DI VOCE

Le storie delle nostre azioni nella lotta contro il capitalismo devono essere raccontate in qualche modo, così tuttə sapranno che la resistenza è una possibilità reale messa in atto da persone reali. Vanno fatti incitamenti aperti all’insurrezione, in modo che lə aspirantə rivoluzionariə si trovino l’unə l’altrə e i sentimenti rivoluzionari sepolti nei cuori delle masse trovino la loro strada verso la superficie. Una buona cultura della sicurezza dovrebbe preservar quanta più segretezza possibile in modo che ogni individuo possa essere sicuro durante le attività nel “sottosuolo”, fornendo allo stesso tempo visibilità per prospettive radicali. La maggior parte della cultura della sicurezza nell’ambiente attivista di oggi deriva dagli ultimi trent’anni di attività per i diritti degli animali e la liberazione della terra. In quanto tale, è perfettamente adatta alle esigenze di piccoli gruppi che compiono atti illegali isolati, ma non sempre è appropriata per campagne più in superficie volte a favorire l’insubordinazione generalizzata. In alcuni casi può avere senso infrangere la legge apertamente, per provocare la partecipazione di una grande massa che può poi garantine la sicurezza di grandi numeri.

BILANCIA IL BISOGNO DI SFUGGIRE AL RILEVAMENTO DA PARTE DI NEMICə E IL BISOGNO DI ESSERE ACCESSIBILE A POTENZIALI ALLEATə

A lungo andare, la segretezza da sola non può proteggerci, prima o poi ci troveranno tuttə, e se nessun*altrə capisce cosa stiamo facendo e cosa vogliamo, ci liquideranno con la forza. A quel punto, solo il potere di un pubblico informato e comprensivo (e si spera in modo similmente equipaggiato) può aiutarci. Dovrebbero esserci sempre delle vie d’accesso alle comunità in cui si pratica l’azione diretta, in modo che sempre più persone possano partecipare. Quellə che fanno cose davvero riservate dovrebbero tenerlo per sé, naturalmente, ma ogni comunità dovrebbe anche avere una o due persone che sostengano ed educhino vocalmente all’azione diretta, e che possano aiutare discretamente le persone principianti fidate a collegarsi con lə altrə compagnə in modo da iniziare.

QUANDO STATE ORGANIZZANDO UN’AZIONE, INIZIATE A STABILIRE IL LIVELLO DI SICUREZZA APPROPRIATO PER ESSA, E AGITE DI CONSEGUENZA

Imparare a misurare i rischi di un’attività o un’azione e come gestirli in maniera appropriata non è solamente una parte importante per rimanere fuori di prigione, ma aiuta anche a sapere di cosa non sei preoccupatə, in modo da non sprecare energie per misure di sicurezza ingiustificate ed ingombranti.

Tenete presente che una determinata azione può avere diversi aspetti che richiedono diversi gradi di sicurezza. Assicuratevi di mantenerli distinti. Ecco un esempio di un possibile sistema di valutazione dei livello di sicurezza:

  1. Solo coloro che sono direttamente coinvoltə nell’azione sanno della sua esistenza;

  2. Anche le persone di supporto di fiducia sanno dell’azione, ma tuttə nel gruppo decidono insieme chi queste devono essere;

  3. È accettabile che il gruppo inviti persone che potrebbero scegliere di non partecipare, quindi alcune persone al di fuori del gruppo potrebbero essere a conoscenza dell’azione, ma ci si aspetta che mantengano il segreto;

  4. Il gruppo non stabilisce un elenco preciso di chi è invitatə. Lə partecipanti sono liberə di invitare altrə e incoraggiarlə a fare lo stesso, sottolineando al tempo stesso che la conoscenza dell’azione deve essere mantenuta strettamente confidenziale;

  5. Le “voci” dell’organizzazione dell’azione possono essere diffuse attraverso la comunità, ma le identità di coloro che sono al centro dell’organizzazione devono restare segrete;

  6. L’azione è annunciata apertamente, ma sempre con un certo grado di discrezione, in modo da evitare una soffiata alle autorità;

  7. L’azione è completamente annunciata in tutti i modi;

Per fare degli esempi, la sicurezza di livello #1 sarebbe appropriata per un gruppo che progetta di bombardare un concessionario di SUV, mentre per il livello #2 sarebbe accettabile per atti minori di distruzione di proprietà privata. I livello #3 e #4 potrebbero essere appropriati per chiamare un consiglio di portavoce che preceda una tattica black blo in occasione di una grande manifstazione, o per un gruppo che pianifica di fare altro, a seconda del rapporto tra rischio e necessità di numeri. Il livello #5 sarebbe perfetto per un progetto come l’avvio di una marcia a sorpresa non autorizzata: ad esempio, tuttə sanno in anticipo che la performance di Ani DiFranco si concluerà con una marcia “spontanea” contro la guerra, così la gente potrà prepararsi di conseguenza, ma dato che nessunə sa di chi sia l’idea, nessunə può essere preso di mira ed incolpatə di averla organizzata. Il livello #6 sarebbe appropriato per annunciare una Critical Mass in biciletta: i volantini sono avvolti intorno al manubrio di ogni biciletta, non vengono inviati annunci ai giornali, così i poliziotti non saranno lì all’inizio. Il livello #7 è appropriato per una marcia contro la guerra autorizzata o per la proiezione di video media indipendenti, a meno che non siate così paranoicə da voler tenere segreti i progetti di sensibilizzazione della comunità.

Ha anche senso scegliere il mezzo di comunicazione da utilizzare in base al livello di sicurezza richiesto. Ecco un esempio di diversi livelli di sicurezza delle comunicazioni, corrispondenti al sistema appena descritto:

  1. Nessuna comunicazione sull’azione se non di persona, fuori dalle case delle persone interessate, in ambienti non sorvegliati (ad esempio, il gruppo va in campeggio per discutere i piani), nessuna discussione sull’azione se non quando è assolutamente necessario;

  2. Riunioni di gruppo esterne, gli individui coinvolti sono liberi di discutere l’azione in spazi non sorvegliati;

  3. Le discussioni sono permesse in case sicure;

  4. La comunicazione via e-mail criptate o su linee telefoniche neutre è accettabile; [non è ben chiaro cosa si intenda con “linee telefoniche neutre”. Chiamate criptate tramite app come Signal sono un buon compromesso];

  5. Le persone possono parlare dell’azione per telefono, e-mail, ecc. a condizione di fare attenzione a non rivelare certi dettagli: chi, cosa, quando e dove;

  6. Telefoni, e-mail, ecc. sono permesso. Mailing-list, annunci ai giornali, ecc. possono essere meno accettabili, caso per caso;

  7. Si incoraggia la comunicazione dell’evento con ogni mezzo possibile;

Se tenete fuori dalla circolazione le informazioni pericolose e seguite le misure di sicurezza adeguate in ogni progetto che intraprendete, sarete sulla buona strada per adempiere a quello che Abbie Hoffman ha descritto come il primo dovere di ogni rivoluzionariə: non farsi prendere.

Ti auguriamo tutto il meglio per le tue avventure e disavventure, e ricorda: non l’hai sentito da noi!


Further Reading

  1. Una cella della CrimethInc. non dimenticherà mai di essere uscita da una riunione ad altissime sicurezza nel seminterrato di un’università quando i membri scoprirono che mentre erano dentro una folla di studentə liberali in protesta aveva riempito la sala adiacente per assistere ad una presentazione. Il gruppo è quindi stato costretto a passare in mezzo alla folla, facendosi notare. 

  2. Un esempio esilarante del perché questo sia importante si è verificato quando gli attivisti di CrimethInc Paul F. Maul e Nick F. Adams tentarono di tornare negli Stati Uniti continentali dopo un periodo trascorso in Alaska. Erano preoccupati di come gli agenti doganali canadesi avrebbero reagito alla grande quantità di proiettili per fucili di assalto che avevano con loro, così rimossero i pannelli sulle portiere della loro auto nascondendo i proiettili per fucili di assalto che avevano con loro, così rimossero i pannelli sulle portiere della loro auto nascondendo i proiettili dietro di essi. Sulla strada per il confine diedero un passaggio ad un autostoppista, un tipo che sembrava innocuo. Al controllo del confine, entrambi i membri della CrimethInc trattennero il fiato mentre l’agente doganale controllava i loro documenti, ma tutto andò bene e si risollevarono. Pensavano che avrebbero attraversato il confine senza problemi fino a quando l’agente doganale non controllò l’identità dell’autostoppista; all’improvviso gli ufficiali armati circondarono la loro auto ed ordinarono di uscire sotto la minaccia delle armi. L’autostoppista, si scoprì, era un attivista di lunga data di Greenpeace che venne arrestato in ben trenta paesi! Gli agenti perquisirono la loro auto, rimuovendo finalmente i pannelli delle portiere, e i proiettili schizzarono sul marciapiede. I nostri eroi trascorsero le quattro ore successive chiusi nelle stanze della stazione di polizia, con i poliziotti canadesi che gridavano “Dove sono le armi? Sappiamo che ce le avete. Diteci dove sono!” e, prestando poca attenzione alle loro grida: “Tutto questo è un grande malinteso! Non abbiamo armi. Siamo grafici, abbiamo i proiettili per un progetto di design. Sono sincero, agente!”