Nel seguente testo, un anarchico dello Sri Lanka che ha partecipato al movimento di protesta che ha rovesciato il presidente Gotabaya Rajapksa riflette sul Gota Go Gama (“Gota Go Home”) l’occupazione al centro del movimento di protesta. Gama è i termine Sinhala per “villaggio”;l’equivalente Tamil è Gramam. A partire dal 9 Aprile, i protestanti hanno stabilito un’occupazione permanente a Galla Face, il parco lungo mezzo chilometro che si affaccia sull’oceano nel centro di Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Il 9 Luglio una folla combattiva ha preso d’assalto il Palazzo Presidenziale, e la residenza del primo ministro, costringendo Gotabaya Rajapaksa a fuggire dal paese.
Potete leggere le interviste ai partecipanti a questo movimento qui e una riflessione sul suo rapporto con le altre rivolte del nostro tempo [qui].(https://illwill.com/paper-planes). L’autore del testo che segue lo ha firmato “the Gadfly.” Fotografie di Riyal Riffai.
Ci vuole un intero villaggio
“Sembra una vita, o almeno un’Era principale, il tipo di picco che non si ripete mai più. Il Gota Go Gama è stato un momento e un luogo molto speciale di cui far parte. Forse ha significato qualcosa. Forse no, a lungo andare… ma nessuna spiegazione, nessun mix di parole o musica o ricordi può toccare quella sensazione di sapere che eri lì e vivo in quell’angolo di tempo e di mondo. Qualunque cosa abbia significato…
C’era follia in ogni direzione, a qualsiasi ora. Si potevano fare scintille ovunque. C’era una fantastica sensazione universale che qualsiasi cosa stessimo facendo fosse giusta, che stessimo vincendo…
E questo, credo, era la chiave di volta: il senso di vittoria inevitabile sulle forze del Vecchio e del Male. Non in senso militare o di guerra; non ne avevamo bisogno. La nostra energia sarebbe semplicemente prevalsa. Non aveva senso lottare, né da parte nostra né da parte loro. Avevamo tutto lo slancio; stavamo cavalcando la cresta di un’onda alta e bellissima….
Ora si può salire su quella ripida collina a Galle Face e guardare verso ovest, e con gli occhi giusti si può quasi vedere il segno dell’alta marea, il punto in cui l’onda si è finalmente infranta ed è rotolata indietro.”
-Gatherer S. Thompson
E’ stata Woodstock Kronstadt e Occupy Wall Street dello Sri Lanka, tutte assieme.Per la maggior parte di noi, è cominciato in Aprile. Con la pioggia quasi costante e il fango che ci bagnava i piedi, tutti cantavamo, a migliaia, “Gota Go Home!”
Siam cresciuti sentendo parlare dei giorni di gloria dell’ Hartal [sciopero generale] nel 1953. E’ stato allora che lo Sri Lanka si è fermato e tutti hanno scioperato.”Le persone sono uscite dalle loro case e hanno cucinato il riso sui binari della ferrovia” dicevano I baby boomers. “Il paese era una città fantasma.”
Poi ci sono i ricordi amari della sanguinosa fine degli anni ottanta. Mentre l’America si scatenava al ritmo di “Everybody Wants to Rule the World” e guardava “Say Anything”, lo Sri Lanka era animato dalle urla che uscivano dalle camere di tortura e dalla vista degli ultimi corpi carbonizzati e spezzati che bruciavano su pire di pneumatici.
Ma trent’anni dopo, è successo qualcosa di molto diverso ed è stato un cambiamento rinfrescate in confronto alla trippa politica che ci hanno propinato dal 1990.
Gota [ex presidente Gotabaya Rajapaksa] è arrivato promettendo al popolo un paese delle meraviglie, ma tutto quello che hanno ottenuto è stato un purgatorio di blackout e di inflazione. Il mercato libero non poteva risolvere il problema ; l’uomo ci stava derubando alla cieca e le file per I beni di prima necessità si estendevano per chilometri e chilometri. La merda si è fatta sentire quando anche la classe media (cioè quella a cui non gliene frega niente) scese nelle strade a protestare. Tutto è scoppiato quando i manifestanti si sono recati a Mitihana, [il sobborgo dove viveva Gotabaya Rajapaksa] per prendere in giro il vecchio caprone nella sua tana decadente. Il resto del paese è rimasto a guardare, incollato ai televisori; dei sorrisi lenti si sono diffusi sui loro volti quando hanno visto le barricate della polizia abbattute con vigore trionfale.
Questo è stato il momento in cui le pecore sono diventate leoni. Nei giorni successivi, la folla marciò verso la striscia d’erba chiamata Galla Face e giurò, con in pugni in aria, che non si sarebbe mossa finché Gota non fosse tornato a casa.
[[ https://cdn.crimethinc.com/assets/articles/2022/09/05/9.jpg Manifestanti il 14 Aprile 2022 nc.com/assets/articles/2022/09/05/11.jpg Persone che leggono in biblioteca durante l’occupazione del 16 aprile, 2022. ]]
“Resistenza senza leader”
GGG è stato veramente il primo movimento senza Leader dello Sri Lanka
“Beh, qui non c’è nessuno che comanda, fratello. Anzi, siamo tutti noi a comandare. Tu, io e quel tizio laggiù” ha detto qualcuno a Galla Face.
Anarchos: In greco significa “Senza governanti o capi”.”
Ma questo non ha impedito ai poliziotti di arrestare le persone che ritenevano leader.
In un certo senso, il fatto che il movimento di Galla Face fosse privo di leader ha frustrato le autorità, che continuavano a cercare una figura carismatica e cupa da qualche parte in una delle tende che pianificava la rivoluzione. Nei primi giorni del GGG ricordiamo poliziotti sotto copertura e spie politiche che ci chiedevano chi fosse il leader. Il governo cerò freneticamente di tagliare la testa al serpente
Ma come Ravanan [il mitico re demone a dieci teste di Lanka] anche il Aragalaya [“lotta” in Sinhala], era a più teste.
Alcuni di noi sapevano che era stato acceso un fuoco…
Condividere e prendersi cura gli uni degli altri
L’aiuto reciproco definisce la società umana. Non saremo arrivati a questo punto se i nostri antenati non si fossero riuniti in tribù per sopravvivere.
Ma quel senso di comunità, anche in Asia, (o dovremmo dire specialmente in Asia) si è perso nel tempo con ogni iterazione dello stato.
Il GGG ha ribadito l’importanza della comunità costruendone una che si è occupata di una rivoluzione nel cuore di Colombo. C’era una cucina, un ospedale, un orto della guerriglia, punti di distribuzione, una libreria, un cinema e una scuola, mentre due camion con pannelli solari fungevano da centrali elettriche. Chi poteva ha contribuito con cibo, vestiti, tende e libri. Coloro che non potevano hanno prestato le loro mani per costruire e gestire il Gama.
Il sito della protesta è stato chiamato Adarasha Gammanaya, o “villaggio modello”.
Il governo dello Sri Lanka aveva già tentato di creare questi Adarasha Gammanaya, come il progetto gammudawa ispirato ai Kibbutz [Gam Udawa, “villaggi nascenti”]. Ma è stata la nostra piccola Gama a far parlare di sé!
La costruzione dell’autonomia e dell’autosufficienza era già stata sperimentata in passato nello Sri Lanka, ma per sostenere l’immagine dei regimi al potere; raramente erano a beneficio della gente comune.
Ma il GGG si è riunito e ha funzionato in modo non lucrativo. Nessuno ha avuto privilegi speciali e tutti hanno avuto la loro parte. “A ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue capacità “.
Comprendendo che abbiamo solo l’un l’altro
Lo Sri Lanka è stato a lungo afflitto da violenze settarie per anni le radici del bigottismo e del razzismo risalgono a prima dell’indipendenza; i politici hanno usato le differenze etniche e le lotte per dividere efficacemente le persone. Sulla storia conflittuale dello Sri-Lanka sono state scritte biblioteche di libri. Ci vorrebbe di più di una zine per raccontarla tutta.
Visto le numerose divisioni del paese, lo stato e i suoi amici hanno atteso con gioia che il GGG si sfasciasse in una settimana. Ma si sbagliavano di grosso.
Invece, hanno visto i nostri compagni LGBT servire cene Iftar [il pasto consumato dopo il tramonto durante il Ramadan] ai Musulmani,
preti, monaci, suore, a Imam hanno formato barriere umane per proteggere gli studenti che protestavano dai manganelli della polizia.
I Singalesi commemorarono le vite dei Tamil perse nei disordini razziali dell’83 e nell’ultima fase della guerra [la guerra civile dell’ignoranza],una mescolanza di classi,
e un raduno di tutto le persone, insieme per un unico scopo.
Quelle notti sotto le stelle e con la brezza dell’oceano indiano, ci hanno ricordato cosa ci rendere veramente umani.
Ci siamo abbracciati nonostante le nostre differenze:
Abbiamo capito che ci vogliono tutte e cinque le dita, strette e alzate, per colpire chi ci opprime.
L’azione genera fiducia…
Eravamo i galli di Galla Face; un’orda barbarica che si è scagliata contro gli scudi romani della polizia antisommossa.
Molti di noi hanno avuto la loro prima dose di gas CS. Le bombole finite divennero un oggetto da collezione. Gli studenti radicali che erano stati praticamente cresciuti con quella roba, iniziarono i neofiti all’arte della lotta di strada.
Se gli occhi sono le finestre dell’anima, allora gli occhi lacrimanti sono le cataratte dei diseredati.
I pilastri della solidarietà e dell’aiuto reciproco hanno sostenuto l’ azione diretta del Gama; in particolare il canto di protesta di 24 ore al “Cancello Zero”, la barricata principale di fronte alla Segreteria Presidenziale.
Di conseguenza, i muri della Città Portuale sono stati sommariamente ricoperti di graffiti e striscioni neri sono stati appesi ai pali della luce. Molti ambulanti e piccole imprese hanno aperto i battenti proprio per le folle di manifestanti che si riversavano ogni giorno.
La rete di supporto ha aiutato il GGG ad aprire sedi in molte parti dell’isola per contribuire all’educazione delle persone.
E quando lo stato ha attaccato gli occupanti il 9 Maggio, la gente non è rimasta a guardare, ma ha cacciato i teppisti in fretta e furia nelle acque infestate dalle alghe del lago Biera.
In un Paese segnato da rivolte e massacri interetnici, la notte del 9 maggio la narrazione si è capovolta, quando la popolazione ha bruciato le case dei parlamentari e di altri politici del governo.
La più grande azione diretta nella storia dello Sri Lanka è senza dubbio l’assalto al Palazzo Presidenziale, alla Segreteria Presidenziale e al Temple Trees [la residenza ufficiale del Primo Ministro dello Sri Lanka] il 9 luglio. I manifestanti si sono riversati nelle piscine di queste case decadenti e migliaia di persone sono accorse a Colombo per scatenarsi in lussi che erano ben al di fuori della portata della plebe.
Il movimento, per un certo periodo, sembrò riattaccare la spina dorsale che era stata a lungo rimossa da un popolo sofferente. Sono stati giorni di trionfo per un popolo soggiogato da signori della guerra, despoti, imperialisti e capitalisti.
Dove abbiamo sbagliato
L’occupazione dei tre edifici del governo
L’occupazione dei tre edifici statali non è durata a lungo e i media e i propagandisti del governo hanno lavorato duramente per spaventare l’opinione pubblica con voci su minoranze che finanziano segretamente i manifestanti, tra le altre cose.
Il Parlamento ha rapidamente eletto Ranil Wickremesinghe per occupare il posto vacante di Gota, in un disperato tentativo di salvare l’establishment. Ranil è il Frank Underwood [il principale antagonista del thriller politico House of Cards] della politica dello Sri Lanka ed è stato il braccio destro dei governi di partito in stile Pinochet della fine degli anni Ottanta. La sua notorietà è cresciuta a causa di un presunto campo di tortura chiamato Batalanda.
Ranil è noto per essere un astuto negoziatore. Stranamente, questo non ha colpito gli occupanti quando hanno deciso di consegnare gli edifici il 22 luglio. Il GGG si è cullato nell’autocompiacimento che tutte le rivoluzioni devono affrontare una volta ottenute le vittorie. Non abbiamo visto la mano dello Stato profondo all’opera, che ha lentamente scalfito il terreno su cui ci trovavamo.
Per i moderati e i liberali di qualsiasi movimento popolare è piuttosto facile imboccare la strada del compromesso. Le maschere pseudo-radicali che alcuni indossano si dissolvono lentamente quando i potenti gettano qualche nocciolina, o solo la promessa di noccioline. I peggiori colpevoli sono i mini-politici carismatici che invadono gli spazi radicali. Hanno il fascino di deviare a loro vantaggio qualsiasi discussione politica. Parlano delle ultime ideologie e si integrano facilmente, ma non hanno alcuna idea della teoria e della prassi.
La classe politica è ben consapevole di questi tipi e li adesca con privilegi nel prossimo regime, preparandoli a diventare i nuovi statalisti. Queste persone hanno fatto deragliare molti dei movimenti che si sono succeduti.
Cosa stiamo affrontando ora…
Nel frattempo il FMI [Fondo Monetario Internazionale] va e viene promettendo
Nel frattempo, il team del FMI [Fondo Monetario Internazionale] era arrivato e se n’era andato, promettendo un salvataggio che senza dubbio avrebbe scaricato sulla popolazione il carico di misure di austerità.
Le code per il carburante sono ancora frequenti. Un tozzo di pane è salito a 350 rupie, inaccessibile per la maggior parte dei lavoratori poveri.
Con il guanto di sfida lanciato dallo Stato, le forze dell’ordine stanno perseguendo i manifestanti con estremo pregiudizio. Le persone sono state arrestate per aver rubato boccali di birra, bandiere e altri oggetti banali dagli edifici statali. Diavolo, persino il ragazzo che ha abbracciato il pilastro del Palazzo Presidenziale è stato arrestato!
La GG è stata sgomberata una settimana dopo una brutale repressione avvenuta il 22 luglio. Molti manifestanti sono stati picchiati senza pietà con bastoni di ferro e cavi elettrici; tende e installazioni sono state fatte a pezzi. I timori sono cresciuti quando i corpi hanno iniziato a venire a galla sulla spiaggia vicino al luogo dell’occupazione. I titoli dei giornali erano pieni di sparatorie in auto, che la polizia ha definito “violenza di gruppo”.
Come se non bastasse, il governo ha dichiarato che ai manifestanti verranno addebitati 5 milioni di rupie (circa 13.800 dollari americani) per i presunti danni arrecati al Galle Face Green.
Gotabhaya, che stava girando per il sud-est asiatico cercando di chiedere asilo in un Paese terzo, è tornato in Sri Lanka nella notte del 2 settembre ed è stato rapidamente portato a casa della famiglia Rajapaksa nel sud da un gruppo di sicofanti politici in un convoglio di jeep. Si dice che potrebbe tentare di entrare dalla porta di servizio del Parlamento e puntare alla poltrona di Primo Ministro.
L’Aragalaya è sconvolta, ma noi non ce ne andremo tranquilli nella notte. Abbiamo imparato la lezione e stiamo aspettando il momento opportuno per fare di nuovo la storia.